Le obbligazioni bancarie sono titoli al portatore emessi da società private o enti pubblici italiani modesti per raccogliere finanziamenti per la loro attività. Acquistando una obbligazione, quindi si fa un prestito a una società o ad enti in cambio di un interesse fisso predefinito o variabile.
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- Obbligazioni Bancarie
- Tipi di obbligazioni bancarie
- Le Obbligazioni Garantite e non Garantite
- Obbligazioni Garantite
- Obbligazioni non Garantite
- Cosa sono le obbligazioni bancarie
- Tasso di Interesse sulle Obbligazioni Bancarie
- Rischio di Credito nelle Obbligazioni Bancarie
- Gestione del Rischio di Credito
- Mercato Secondario delle Obbligazioni Bancarie
- Rendimento
- Piccoli risparmiatori quando acquistare le Obbligazioni Bancarie
- Meglio le obbligazioni o i buoni del Tesoro?
- Il rating
- Prospetto informativo
- Le obbligazioni strutturate
- Le obbligazioni convertibili
- Fixed reverse floater
- Index & Equity Linked
- Reverse Convertible
- Dual Currency
- Drop Lock
- FAQ: Le Obbligazioni Bancarie
Un prestito di denaro, sia che avvenga attraverso un affidamento bancario, sia che si trasformi in obbligazioni, cioè titoli rappresentativi di un debito, deve contenere all’atto della stipula una serie di caratteristiche essenziali che sono:
- gli interessi da pagare al creditore;
- il criterio di rimborso;
- la durata;
- il prezzo di emissione;
- il valore di rimborso.
Obbligazioni Bancarie
In Italia, le obbligazioni bancarie sono regolamentate dal Testo Unico Bancario (TUB). Il TUB stabilisce gli obblighi di informazione che le banche devono rispettare nei confronti degli investitori.
Le obbligazioni bancarie sono un investimento rischioso, ma possono offrire un rendimento più elevato rispetto ad altri investimenti, come i conti correnti o i certificati di deposito. Gli investitori dovrebbero considerare attentamente il loro profilo di rischio prima di investire in obbligazioni bancarie.
Tipi di obbligazioni bancarie
Le obbligazioni bancarie possono essere di diversi tipi, a seconda della durata, del rendimento e della garanzia. Le obbligazioni a breve termine, come i certificati di deposito, hanno una durata di un anno o meno. Le obbligazioni a medio termine, come i buoni del tesoro a 5 o 10 anni, hanno una durata di 1-10 anni. Le obbligazioni a lungo termine, come i titoli di stato a 30 anni, hanno una durata di più di 10 anni.
Le Obbligazioni Garantite e non Garantite
Le obbligazioni bancarie possono essere garantite o non garantite. Un'obbligazione garantita è garantita da un collaterale, come un immobile o un'attività finanziaria. In caso di insolvenza della banca, il creditore può recuperare il suo investimento vendendo il collaterale. Un'obbligazione non garantita non è garantita da alcun collaterale. In caso di insolvenza della banca, il creditore potrebbe perdere il suo investimento.
Le obbligazioni possono essere suddivise in due categorie principali: obbligazioni garantite e obbligazioni non garantite. Questa distinzione si basa sul grado di sicurezza offerto agli investitori in caso di insolvenza dell'emittente. Ecco una spiegazione più dettagliata di entrambe le categorie:
Obbligazioni Garantite
Le obbligazioni garantite sono titoli di debito emessi da un ente, solitamente una società o un'istituzione finanziaria, con l'aggiunta di un collaterale o una garanzia che protegge gli investitori nel caso in cui l'emittente non sia in grado di soddisfare i propri obblighi finanziari. Le garanzie possono assumere diverse forme:
- Garanzie reali: In questo caso, l'emittente fornisce un bene o un asset come collaterale per l'obbligazione. Se l'emittente non paga, gli investitori hanno il diritto di prendere possesso di tale bene per coprire le perdite.
- Garanzie finanziarie: In alternativa, l'emittente può ottenere una garanzia finanziaria da un terzo, come una società di assicurazione o una banca, che si impegna a rimborsare l'importo dovuto agli investitori in caso di default dell'emittente.
- Garanzie incrociate: Questa struttura coinvolge la creazione di un portafoglio di attività o titoli specifici che fungono da garanzia per l'obbligazione. In caso di default, questi asset sono utilizzati per coprire le perdite sugli investimenti.
Le obbligazioni garantite sono considerate meno rischiose rispetto alle obbligazioni non garantite poiché offrono una fonte di sicurezza aggiuntiva per gli investitori. Di conseguenza, tendono a offrire rendimenti più bassi rispetto alle obbligazioni non garantite emesse dalla stessa entità.
Obbligazioni non Garantite
Le obbligazioni non garantite, al contrario, sono emesse senza alcuna forma di collaterale o garanzia specifica. Gli investitori che acquistano queste obbligazioni dipendono esclusivamente dalla capacità creditizia dell'emittente di onorare i pagamenti di interessi e il rimborso del capitale alla scadenza.
Le obbligazioni non garantite possono essere suddivise ulteriormente in base alla valutazione del credito dell'emittente:
- Obbligazioni Investment Grade: Queste sono emesse da entità con rating di credito elevati e sono considerate meno rischiose. Gli investitori ricevono tassi di interesse più bassi, ma beneficiano di una maggiore sicurezza.
- Obbligazioni ad Alto Rendimento (High-Yield o Junk Bonds): Queste obbligazioni sono emesse da entità con rating di credito più bassi o addirittura senza rating. Tendono a offrire tassi di interesse più alti per compensare il maggiore rischio di credito associato.
Gli investitori in obbligazioni non garantite devono effettuare una valutazione accurata del rischio di credito dell'emittente e prendere decisioni di investimento basate su tali valutazioni. Poiché non vi è alcuna garanzia o collaterale specifico a protezione degli investitori, le obbligazioni non garantite comportano un livello più elevato di rischio rispetto a quelle garantite.
Vantaggi e svantaggi delle obbligazioni bancarie
Ecco alcuni dei vantaggi e degli svantaggi delle obbligazioni bancarie:
Vantaggi
- Possono offrire un rendimento più elevato rispetto ad altri investimenti.
- Possono essere una buona fonte di reddito per i pensionati.
- Possono essere utilizzate per diversificare un portafoglio di investimenti.
Svantaggi
- Sono un investimento rischioso.
- In caso di insolvenza della banca, l'investitore potrebbe perdere il suo investimento.
- Possono essere costose da acquistare e vendere.
Cosa sono le obbligazioni bancarie
Le obbligazioni bancarie sono uno strumento finanziario di notevole rilevanza nel mondo degli investimenti e della gestione del capitale. Le obbligazioni bancarie sono titoli di credito emessi da banche e altri intermediari finanziari. Sono un modo per le banche di raccogliere capitali dai risparmiatori e dagli investitori. Vediamo in dettaglio cosa sono le obbligazioni bancarie e perché sono fondamentali nell'ambito delle operazioni finanziarie.
- Tasso di Interesse: Le obbligazioni bancarie sono spesso associate a tassi di interesse che determinano i rendimenti per gli investitori.
- Rischio di Credito: Esploreremo il rischio di credito associato alle obbligazioni bancarie e come questo influisce sulla loro valutazione.
- Emissione e Scadenza: Sarà trattato il processo di emissione delle obbligazioni bancarie e le loro scadenze.
- Mercato Secondario: Le obbligazioni bancarie possono essere scambiate sul mercato secondario, e discuteremo come questo impatta gli investitori.
Tasso di Interesse sulle Obbligazioni Bancarie
In questa sezione, approfondiremo l'importanza del tasso di interesse nel contesto delle obbligazioni bancarie. Esamineremo come il tasso di interesse influisca sul rendimento delle obbligazioni bancarie e come variazioni nei tassi possano avere un impatto significativo sugli investimenti.
Tipi di Tassi di Interesse: fisso o variabile
Qui, esploreremo i diversi tipi di tassi di interesse associati alle obbligazioni bancarie, compresi i tassi fissi e i tassi variabili. Analizzeremo i vantaggi e gli svantaggi di ciascun tipo e come gli investitori possono pianificare le loro strategie in base a essi.
Il rendimento di un'obbligazione è il tasso di interesse che il creditore riceverà dalla banca. Il rendimento è espresso in percentuale e può essere fisso o variabile. Un rendimento fisso significa che il creditore riceverà lo stesso tasso di interesse per tutta la durata dell'obbligazione. Un rendimento variabile significa che il tasso di interesse può cambiare nel tempo, a seconda di determinati fattori, come il tasso di interesse di riferimento.
Rischio di Credito nelle Obbligazioni Bancarie
Nella sezione dedicata al rischio di credito, spiegheremo cos'è il rischio di credito e come influisce sul valore delle obbligazioni bancarie. Analizzeremo anche le valutazioni di credito e le agenzie che le emettono.
Il rischio di credito, anche conosciuto come rischio di default o rischio di insolvenza, è un concetto fondamentale nelle obbligazioni bancarie. Questo rischio si riferisce alla possibilità che l'emittente di un'obbligazione bancaria non sia in grado di onorare i pagamenti di interessi o il rimborso del capitale all'investitore, come previsto nei termini del contratto dell'obbligazione. In altre parole, il rischio di credito rappresenta la probabilità che l'emittente dell'obbligazione non adempia alle sue obbligazioni finanziarie.
Le principali cause di rischio di credito nelle obbligazioni bancarie
- Difficoltà finanziarie dell'emittente: Se l'emittente, che è una banca in questo caso, attraversa periodi di difficoltà finanziarie, può diventare incapace di effettuare i pagamenti degli interessi o di restituire il capitale agli investitori.
- Cambiamenti nella valutazione del credito: Le agenzie di rating assegnano valutazioni di credito alle banche emittenti di obbligazioni bancarie. Se la valutazione di credito di una banca viene abbassata, può aumentare il rischio di credito associato alle sue obbligazioni.
- Condizioni di mercato sfavorevoli: Le condizioni di mercato, come i tassi di interesse crescenti o i cambiamenti economici sfavorevoli, possono mettere a rischio la capacità dell'emittente di soddisfare i suoi obblighi finanziari.
Gestione del Rischio di Credito
Per gestire il rischio di credito, gli investitori possono adottare diverse strategie:
- Diversificazione: Investire in una varietà di obbligazioni bancarie emesse da diverse istituzioni finanziarie può aiutare a ridurre il rischio associato a un singolo emittente.
- Valutazioni di credito: Monitorare attentamente le valutazioni di credito assegnate agli emittenti da agenzie di rating indipendenti può fornire informazioni sulla solidità finanziaria di una banca.
- Scadenza e maturità: Considerare la scadenza e la maturità delle obbligazioni bancarie può influenzare il grado di rischio di credito. Le obbligazioni a breve termine di solito comportano meno rischio rispetto a quelle a lungo termine.
- Ricerca approfondita: Condurre una ricerca approfondita sull'emittente e sull'andamento del settore bancario può aiutare gli investitori a prendere decisioni più informate.
Il rischio di credito è una componente cruciale da considerare quando si investe in obbligazioni bancarie, e la sua gestione è essenziale per bilanciare il potenziale rendimento con il livello di rischio accettabile.
Emissione e Scadenza delle Obbligazioni Bancarie
Il processo di emissione delle obbligazioni bancarie può essere complesso e richiede una pianificazione dettagliata, ma consente alle banche di ottenere i finanziamenti necessari per le loro attività e progetti. Gli investitori possono partecipare a queste emissioni come mezzo per ottenere un flusso di reddito regolare e diversificare il proprio portafoglio di investimenti.
Emissione delle obbligazioni bancarie
Il processo di emissione delle obbligazioni bancarie coinvolge una serie di passaggi che una banca segue per emettere con successo titoli di debito sul mercato finanziario. Questi passaggi sono fondamentali per raccogliere fondi e finanziare le attività della banca. Di seguito, è descritto il processo di emissione delle obbligazioni bancarie:
1. Decisione di Emissione:
La banca decide di emettere obbligazioni per raccogliere fondi. Questa decisione è solitamente basata sulle esigenze finanziarie della banca, come la necessità di finanziare nuovi progetti o rimborsare obbligazioni scadenti.
2. Determinazione delle Caratteristiche delle Obbligazioni:
La banca stabilisce le caratteristiche chiave delle obbligazioni che intende emettere. Queste caratteristiche includono:
- Importo dell'emissione: L'importo totale di obbligazioni che saranno emesse.
- Tasso di Interesse: Il tasso di interesse che la banca pagherà agli investitori.
- Scadenza: La data in cui l'obbligazione verrà rimborsata al capitale nominale.
- Periodicità dei Pagamenti di Interesse: La frequenza con cui la banca effettuerà i pagamenti degli interessi (solitamente semestrale o annuale).
- Valuta: La valuta in cui saranno denominate le obbligazioni.
3. Scelta degli Intermediari Finanziari:
La banca può scegliere di coinvolgere intermediari finanziari, come banche d'investimento o istituzioni finanziarie specializzate, per assistere nell'emissione delle obbligazioni. Questi intermediari aiutano a strutturare l'offerta e a promuoverla tra gli investitori.
4. Registrazione e Documentazione:
La banca deve preparare la documentazione legale necessaria per l'emissione delle obbligazioni. Questa documentazione può includere un prospetto informativo che fornisce dettagli completi sull'emissione, le condizioni e i rischi associati.
5. Rating di Credito:
La banca può cercare una valutazione del suo rating di credito da parte di agenzie di rating indipendenti. Questa valutazione influenzerà l'interesse degli investitori e il costo del finanziamento attraverso le obbligazioni.
6. Promozione e Marketing:
La banca promuove l'emissione tra gli investitori istituzionali e individuali attraverso roadshow e comunicati stampa. Gli intermediari finanziari svolgono un ruolo chiave nell'attrarre investitori.
7. Offerta Pubblica o Privata:
L'emissione delle obbligazioni può essere pubblica o privata. Nell'emissione pubblica, le obbligazioni sono offerte al pubblico in generale e qualsiasi investitore interessato può partecipare. Nell'emissione privata, le obbligazioni sono vendute solo a investitori istituzionali o selezionati.
8. Allotment e Assegnazione:
Una volta completata l'emissione, la banca riceve le richieste di acquisto da parte degli investitori. Queste richieste vengono esaminate, e le obbligazioni vengono assegnate agli investitori in base alla loro domanda e alle condizioni dell'emissione.
9. Emissione e Registrazione presso le Autorità Regolatorie:
Le obbligazioni vengono ufficialmente emesse e registrate presso le autorità regolatorie competenti. Questo processo garantisce la legalità dell'emissione e la conformità alle normative.
Pagamento degli Interessi e Rimborso del Capitale
Durante la vita dell'obbligazione, la banca effettuerà i pagamenti degli interessi agli investitori secondo le condizioni stabilite. Alla scadenza, la banca rimborserà il capitale nominale agli investitori. Il rimborso del capitale avviene alla scadenza. Le obbligazioni sono chiamate anche Corporate Bond, sono titoli che in genere si acquistano sul mercato secondario. Il loro grado di liquidità, cioè la facilità di rivenderle della società o ente emittente che risulta dal rating che indica appunto la solvibilità del debitore. In teoria, si tratta di indicazioni semplici. Nella realtà, non di rado, la normativa che presiede alla fissazione del calcolo delle cedole, e/o al valore di rimborso, evidenzia situazioni particolarmente complesse.
Scadenza delle Obbligazioni
La scadenza delle obbligazioni rappresenta il momento in cui l'emittente dell'obbligazione è tenuto a rimborsare l'investitore il capitale nominale dell'obbligazione, noto anche come valore nominale o valore facciale. La scadenza è una delle caratteristiche fondamentali delle obbligazioni ed è definita al momento dell'emissione. Ecco alcuni punti importanti sulla scadenza delle obbligazioni:
1. Scadenza Fissa:
Nelle obbligazioni con scadenza fissa, la data di scadenza è stabilita al momento dell'emissione e indicata nel contratto dell'obbligazione. Ad esempio, se un'obbligazione ha una scadenza di 10 anni, l'emittente deve restituire il capitale nominale all'investitore esattamente 10 anni dopo l'emissione.
2. Scadenza Variabile:
Alcune obbligazioni, note come obbligazioni a tasso variabile, possono avere scadenze variabili che sono legate a un tasso di riferimento, come il tasso interbancario (LIBOR). In questo caso, la data di scadenza può variare in base al tasso di riferimento e ai termini contrattuali dell'obbligazione.
3. Ammortamento:
L'ammortamento rappresenta il processo attraverso il quale l'emittente paga gradualmente il capitale nominale dell'obbligazione agli investitori durante la vita dell'obbligazione. In questo caso, l'investitore riceve una serie di pagamenti parziali del capitale invece di un unico pagamento alla scadenza. Le obbligazioni con ammortamento sono spesso emesse da enti governativi o aziende per ridurre il peso dei rimborsi di capitale alla scadenza.
4. Rimborsi Anticipati:
In alcune situazioni, l'emittente può scegliere di rimborsare le obbligazioni prima della loro data di scadenza prevista. Questo può avvenire per varie ragioni, come un rifinanziamento a condizioni più favorevoli o una politica di gestione del debito. Gli investitori devono tenere conto di questa possibilità quando acquistano obbligazioni, poiché i rimborsi anticipati possono influenzare il rendimento effettivo dell'investimento.
5. Impatto sulla Valutazione:
La data di scadenza di un'obbligazione è uno dei fattori chiave che influenzano il suo valore di mercato. Le obbligazioni con scadenze più lunghe tendono ad avere rendimenti più alti rispetto a quelle con scadenze più brevi, poiché comportano un impegno di investimento più lungo e quindi un maggiore rischio di tasso di interesse e inflazione. Gli investitori devono considerare attentamente la scadenza quando costruiscono il proprio portafoglio di obbligazioni per adattarlo alle proprie esigenze finanziarie e obiettivi di investimento.
In sintesi, la scadenza delle obbligazioni rappresenta la data in cui l'emittente è tenuto a rimborsare il capitale nominale all'investitore. Questa data può essere fissa o variabile, e la scelta della scadenza influisce sulla valutazione e sul rendimento dell'obbligazione. Gli investitori dovrebbero considerare attentamente la scadenza quando valutano le opportunità di investimento in obbligazioni.
Mercato Secondario delle Obbligazioni Bancarie
Il mercato secondario delle obbligazioni bancarie è il luogo in cui gli investitori possono comprare e vendere obbligazioni bancarie già emesse da altre parti, invece di acquistarle direttamente dall'emittente originale. Questo mercato è importante perché fornisce liquidità agli investitori che desiderano negoziare obbligazioni prima della loro scadenza.
Il mercato secondario delle obbligazioni bancarie offre un'opportunità agli investitori di negoziare obbligazioni già emesse in modo da adattare il proprio portafoglio alle condizioni di mercato e alle esigenze finanziarie. È un componente importante del mercato delle obbligazioni che fornisce liquidità e flessibilità agli investitori
Informazioni chiave sul mercato secondario delle obbligazioni bancarie
1. Liquidità e Flessibilità:
Il mercato secondario delle obbligazioni offre agli investitori la flessibilità di acquistare o vendere obbligazioni bancarie in qualsiasi momento durante il periodo di vita delle obbligazioni. Questa liquidità consente agli investitori di adattare il proprio portafoglio alle mutevoli condizioni di mercato o alle loro esigenze finanziarie.
2. Prezzo di Mercato:
Il prezzo delle obbligazioni bancarie nel mercato secondario può variare in base a una serie di fattori, tra cui i tassi di interesse di mercato, il rating di credito dell'emittente, il tempo rimasto alla scadenza dell'obbligazione e la domanda e l'offerta nel mercato. Le obbligazioni possono essere negoziate a un prezzo superiore (con premio) o inferiore (con sconto) rispetto al loro valore nominale, a seconda delle condizioni di mercato.
3. Intermediari di Mercato:
Gli investitori di solito effettuano operazioni di acquisto o vendita di obbligazioni bancarie nel mercato secondario attraverso intermediari finanziari come banche d'investimento, società di brokeraggio e piattaforme di trading online. Questi intermediari facilitano le negoziazioni e forniscono prezzi correnti per le obbligazioni.
4. Rendimento e Tasso di Interesse Effettivo:
Il rendimento effettivo di un'obbligazione bancaria nel mercato secondario è influenzato dal prezzo al quale è negoziata. Se un investitore acquista un'obbligazione a un prezzo inferiore al suo valore nominale, il rendimento effettivo sarà maggiore poiché l'investitore riceverà il valore nominale alla scadenza ma avrà pagato meno per l'obbligazione. Viceversa, se un'obbligazione è negoziata a un prezzo superiore al valore nominale, il rendimento effettivo sarà inferiore.
5. Rischi e Opportunità:
Il mercato secondario delle obbligazioni comporta rischi e opportunità. Gli investitori possono beneficiare di variazioni nei prezzi delle obbligazioni e di opportunità di acquisto di obbligazioni a sconto. Tuttavia, possono anche incorrere in perdite se i prezzi delle obbligazioni diminuiscono. È importante effettuare una ricerca adeguata e comprendere i rischi prima di negoziare obbligazioni nel mercato secondario.
6. Ruolo nell'Investimento:
Gli investitori utilizzano il mercato secondario delle obbligazioni per diversificare i propri portafogli, gestire il rischio, generare reddito e capitalizzare sulle opportunità di mercato. Può essere un modo efficace per adattare una strategia di investimento alle esigenze personali.
Rendimento
In genere il rendimento offerto, è superiore a quello garantito dai Buoni del tesoro di durata equivalente. Possono essere in euro o in valuta estera: in tal caso l’acquirente si assume il rischio di cambio. Oltre le obbligazioni semplici ci sono quelle strutturate il cui rendimento è più aleatorio in quanto dipende dall’andamento degli indici presi a riferimento.
La determinazione del tasso di interesse, viene fissato all’atto dell’emissione di un prestito, è condizionata dalla situazione in cui si trovano i mercati finanziari nel momento in cui il collocamento a luogo e dal grado di affidabilità del debitore.
Piccoli risparmiatori quando acquistare le Obbligazioni Bancarie
Le obbligazioni bancarie più adatte ai piccoli risparmiatori sono quelle emesse da società che forniscono pubblici servizi, le cosiddette “utilities”(elettricità, gas) cioè quelle energetiche. Quando vi propongono un’obbligazione, la prima cosa da chiedere dopo l’interesse garantito, è il rating. Di fronte ha una tripla A nessun problema, di fronte alla B e alla C bisogna essere molto sospettosi circa la convenienza.
Le società energetiche sono servizi e prodotti che costituiscono lo zoccolo duro dei consumi. Affidabili e buone sono anche le obbligazioni bancarie, istituzioni finanziarie internazionali come la Bei spostati in e con il massimo dell’affidabilità. Conviene acquistarle quando il costo del denaro è basso perché si ottiene un miglior rapporto fra prezzo di acquisto e rendimento reale.
Le obbligazioni bancarie sono emesse dalle banche per i propri clienti, sfruttando il rapporto fiduciario con i correntisti. Poiché lo scopo degli istituti di credito è quello di procacciarsi denaro fresco al più basso prezzo possibile, i rendimenti, non sono eccelsi e in genere inferiori a quello dei titoli di Stato di pari durata.
Non sono liquide, quindi il risparmiatore che debba vendere prima della scadenza, ha come unica controparte la banca che gliele ha vendute. Spesso si tratta di obbligazioni subordinate per cui se la banca dovesse fallire, il debito subordinato è rimborsabile solo quando sono stati soddisfatti tutti gli altri creditori.
Come capire quando ci vengono proposti titoli subordinati
Per capire quando ci vengono proposti titoli subordinati, basta guardare i termini inglesi che indicano il grado di rischio e la redditività (rischio elevato = guadagno più alto). Dal titolo più rischioso al meno rischioso questi sono i nomi: Tier 1, Upper Tier 2, Lower Tier 3 e Tier 3 sono titoli da cui è meglio stare alla larga.
Meglio le obbligazioni o i buoni del Tesoro?
Obbligazioni bancarie e buoni del Tesoro sono due buoni investimenti, le obbligazioni sono una forma di investimento complementare o alternativo a quello dei buoni del Tesoro perché possono fornire, se hanno un buon rating, cioè se sono affidabili, anche rendimenti maggiori. L’unica differenza è che mentre le obbligazioni sono titoli che rappresentano un prestito dei risparmiatori all’ente emittente, Banche, aziende, Stati sovrani, organismi finanziari internazionali, in cambio del quale viene garantito un interesse, BOT, BTP, CCT rappresentano un prestito dei cittadini o di altri investitori allo Stato italiano.
Il resto è tutto uguale: si acquistano in borsa pagando alla propria banca o alla Sim una commissione, il prezzo di mercato non corrisponde quasi mai a quello di facciata, che indica invece il prezzo di rimborso scadenza. Le obbligazioni o Bond, rappresentano per le società che li emettono la principale fonte di finanziamento alternativa ai prestiti bancari che in genere sono più onerosi.
Il rating
Il rating rappresenta una garanzia di solvibilità, cioè che l’ente emittente paghi regolarmente le cedole semestrali o annuali e rimborsi i soldi alla scadenza. Possono essere emesse in euro o in altre valute. In tal caso si corre anche il rischio cambio: se la moneta si svaluta, si incasseranno meno euro.
Attualmente risultano interessanti gli investimenti in dollari USA, Sterline inglesi e corone svedesi perché in prospettiva potrebbero rivalutarsi rispetto all’euro. Assolutamente sconsigliabili quelle in lire turche, rand sudafricani e in monete dell’est europeo e del Sudamerica. Quando il rating è buono, il risparmiatore può trovare conveniente investire i propri soldi in obbligazioni anziché in buoni del Tesoro oppure può acquistarli entrambi.
Prospetto informativo
Per le obbligazioni comunque si consiglia di leggere attentamente il prospetto informativo e consultare il sito Web Patti chiari dell’associazione bancaria italiana (ABI). Nel prospetto informativo sono evidenziati il rischio e gli effetti fiscali connessi all’investimento e si trovano le notizie più significative sulla società o l’ente emittente.
Non sono quindi consigliabili a chi cerca di ricavare un reddito certo dal proprio investimento con la garanzia di riavere il capitale a scadenza. Quelle che danno maggiori garanzie di solvibilità sono quelle messe dalle grandi istituzioni finanziarie internazionali e cioè: Bei-Banca Europea degli investimenti, Bers-Banca Europea per la Ricostruzione e lo sviluppo, Birs-Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo sviluppo cioè la cosiddetta Banca Mondiale.
Queste grandi istituzioni finanziarie internazionali, hanno come scopo quello di raccogliere fondi per finanziare in tutto il mondo progetti di sviluppo governativi ed opere pubbliche. Le obbligazioni emesse in diverse valute hanno un’elevata affidabilità, e spesso danno rendimenti superiori ai Buoni del Tesoro italiani, americani, francesi, tedeschi ed inglesi.
I Bond emessi da queste istituzioni sul mercato sono oltre 1500, oltre ad offrire una scelta molto vasta, sono più adatte ai risparmiatori che non amano il rischio. Nella scelta di un’obbligazione, oltre all’interesse e a rating, è importante considerare la scadenza. Attualmente, con il costo del denaro basso, sono preferibili quelli di durata tre 7 e i 10 anni.
I titoli a scadenza più lunga 15 ed anche 30 anni, non sono consigliabili al piccolo risparmiatore perché nel frattempo eventuali variazioni del costo del denaro potrebbero sia influenzare il valore di mercato del Bond, sia impedire la possibilità di approfittare di nuove occasioni di investimento.
Tipi di obbligazioni
Teoricamente il prospetto informativo che la società emittente è obbligata a redigere e che l’intermediario è obbligato a consegnare al cliente dovrebbe contenere una serie di notizie utili per l’investitore circa gli scopi del prestito, la solidità patrimoniale e quindi sulla solidità del debitore.
Seguire determinati criteri per scegliere tra i vari tipi di obbligazioni, innanzitutto nel prospetto informativo, dovrebbe rendere chiaro al potenziale sottoscrittore il grado di rischio che si corre. Poiché la durata si prolunga nel tempo la solidità del debitore dipende anche dalla sua capacità di sviluppare le proprie attività imprenditoriali.
Purtroppo i prospetti informativi spesso non sono sufficienti anche perché vengono compilati in un linguaggio difficile, insomma redatti in modo da rispettare più gli obblighi di legge che le esigenze conoscitive del risparmiatore, quindi più formali che sostanziali. Nel caso di poca chiarezza del prospetto informativo, chiedete alla banca di spiegarlo in modo più chiaro.
L’indice della bontà dell’investimento è il rating, cioè, il giudizio espresso dalle più importanti società internazionali di certificazione sul grado di solvibilità del debitore in base ad un’analisi effettuata sui bilanci, in particolare sulla solidità patrimoniale, la sopportabilità dell’indebitamento, tutte le imprese infatti per i propri investimenti ricorrono al credito, e le prospettive di sviluppo delle società emittenti e/o del settore in cui operano. Vediamo di seguito le tipologie di obbligazioni più proposte.
Le obbligazioni strutturate
Generalmente i Bond sono a tasso fisso. Da qualche tempo le Banche e le Poste propongono ai propri clienti delle obbligazioni particolari, le cosiddette obbligazioni strutturate, Il cui rendimento è solo in parte fissato, il resto deriva dall’andamento di una serie di indici finanziari o borsistici o strutture cedolari piuttosto complicate.
Le strutturate sono l’ultimo prodotto dell’ingegneria finanziaria inventato per assecondare la ricerca spasmodica delle banche di far soldi con i soldi. Accanto a quelle tradizionali a cedola fissa o a tasso variabile simili ai buoni del Tesoro, al risparmiatore vengono offerte questo tipo, il cui rendimento, la cosiddetta struttura cedolare da cui le obbligazioni prendono il nome, dipende da una serie di eventi non certi, come l’andamento del costo del denaro, gli indici di borsa nazionale od estera.
Le obbligazioni strutturate, in situazioni normali potrebbero anche essere interessanti per piccoli investimenti finalizzati ad ottenere un buon guadagno. Però praticamente sono piene di rischi non sempre spiegati bene al risparmiatore al momento dell’offerta da parte dell’intermediario.
Le principali strutturate sono:
Le obbligazioni convertibili
Le obbligazioni convertibili sono uno strumento finanziario ibrido che combina caratteristiche di obbligazioni e azioni. Queste obbligazioni offrono agli investitori la possibilità di convertire il loro investimento in azioni dell'emittente in un momento predeterminato o a determinate condizioni. Le obbligazioni convertibili, oltre a pagare una cedola periodica consentono di acquistare azioni della stessa società emittente soprattutto in occasione di un aumento di capitale. Il numero viene precisato nel regolamento di ammissione, in genere tot obbligazioni danno diritto ad acquistare tot titoli azionari. È un titolo piuttosto rischioso per i risparmiatori in quanto la convenienza è legata all’andamento borsistico dell’azione cui è collegato.
Ecco alcune informazioni chiave sulle obbligazioni convertibili:
1. Caratteristiche Principali:
- Obbligazione: Le obbligazioni convertibili sono inizialmente emesse come titoli di debito, il che significa che l'emittente paga interessi periodici (coupon) all'investitore e si impegna a restituire il capitale nominale all'investitore alla scadenza, a meno che l'investitore decida di convertire l'obbligazione in azioni.
- Opzione di Conversione: Gli investitori hanno il diritto, ma non l'obbligo, di convertire le loro obbligazioni in azioni dell'emittente a un tasso di conversione specifico. Questo tasso è stabilito al momento dell'emissione dell'obbligazione.
- Scadenza: Come con tutte le obbligazioni, le obbligazioni convertibili hanno una data di scadenza alla quale l'emittente deve restituire il capitale nominale all'investitore, a meno che non sia stata effettuata la conversione in azioni.
2. Vantaggi per l'Emittente:
- Le obbligazioni convertibili consentono all'emittente di raccogliere fondi attraverso il debito con un tasso di interesse inferiore rispetto a quello che dovrebbe pagare se emettesse azioni direttamente sul mercato.
- L'emittente può ritardare l'eventuale diluizione del capitale azionario fino a quando gli investitori decidono di convertire le obbligazioni in azioni.
3. Vantaggi per gli Investitori:
- Gli investitori beneficiano di un flusso di reddito regolare sotto forma di interessi fino a quando decidono di convertire le obbligazioni in azioni.
- Le obbligazioni convertibili offrono l'opportunità di partecipare ai potenziali aumenti di valore delle azioni dell'emittente. Se le azioni dell'emittente aumentano di valore, l'investitore può trarre vantaggio dalla conversione.
- Forniscono una forma di protezione contro il rischio di decadenza dell'obbligazione, poiché l'investitore ha l'opzione di convertire in azioni quando il valore dell'obbligazione è minore o uguale al valore nominale.
4. Considerazioni Importanti:
- Il tasso di conversione, il prezzo di conversione e le condizioni di conversione sono specificati al momento dell'emissione e possono variare significativamente tra le diverse obbligazioni convertibili.
- L'investitore deve valutare attentamente se e quando convertire le obbligazioni in azioni, prendendo in considerazione il potenziale rendimento dell'investimento in azioni rispetto al mantenimento delle obbligazioni.
- Le obbligazioni convertibili possono essere soggette a un'opzione di rimborso anticipato da parte dell'emittente, il che potrebbe influenzare la decisione dell'investitore di convertire.
Le obbligazioni convertibili offrono agli investitori una combinazione di reddito fisso e l'opportunità di partecipare ai potenziali guadagni delle azioni dell'emittente. Sono uno strumento finanziario complesso che richiede una valutazione attenta delle condizioni di conversione e degli obiettivi di investimento personali.
Fixed reverse floater
Le fixed reverse floater, sono titoli in genere di una durata lunga (10 anni) con la prima cedola e a volte anche la seconda, molto alta rispetto ai tassi correnti e poi a seguire le altre cedole con rendimenti decrescenti ma indicizzati all’opposto dell’andamento del costo del denaro (in genere all’euribor): se questo diminuisce si guadagna, se sale ci si rimette sino ad azzerare la cedola. Alcuni tipi, non prevedono neppure un tasso minimo decrescente per le cedole successive alla prima. Sono dei veri e propri titoli scommessa non sicuramente adatti al risparmiatore che si attende un guadagno certo dai propri investimenti.
Index & Equity Linked
Le Index & Equity Linked sono legate all’andamento di indici azionari (Index Linked) o a singoli titoli azionari (Equity Linked). Sono di durata variabile da 3 o 5 anni, offrono oltre a una cedola minima garantita inferiore ai tassi medi di mercato, un premio legato all’eventuale aumento del mercato azionario o delle azioni prese come riferimento. Tale premio però viene distribuito alla scadenza insieme al rimborso del capitale. Anche questo è un titolo scommessa non adatto al risparmiatore medio.
Reverse Convertible
Le Reverse Convertible strutturate, indicizzate al mercato borsistico, non quotata e quindi non liquidabile, che non garantisce il rimborso integrale del capitale investito. Si tratta di un prodotto altamente rischioso, assolutamente sconsigliabile: con minori rischi sono preferibili gli ETF che clonano gli indici di borsa ed hanno anche dei dividendi.
Dual Currency
Dual Currency, come dice la parola, sono emesse e pagano le cedole in una valuta e, a richiesta dell’investitore, possono rimborsare il capitale anche in un’altra moneta con un rapporto di cambio prefissato. Poco raccomandabili perché il rendimento complessivo (cedole più rimborso del capitale) è sottoposto a rischio di cambio. Infatti se per esempio il rimborso è stato previsto in dollari in base ad un certo rapporto di cambio con l’euro, se nel frattempo il dollaro si è svalutato si incasseranno meno euro.
Drop Lock
Drop Lock sono titoli a tasso variabile, con una clausola che protegge il risparmiatore da un eccessivo ribasso dei tassi di interesse, al di sotto di una soglia minima, scatta la clausola e l’obbligazione diventa a tasso fisso. Il rischio sta nelle mutazioni del costo del denaro: conveniente in fase di discesa dei tassi, il titolo diventerebbe meno interessante quando, raggiunta la soglia minima, i tassi dovessero aumentare.
FAQ: Le Obbligazioni Bancarie
Domanda 1: Qual è la differenza tra obbligazioni bancarie e obbligazioni aziendali?
Risposta: Le obbligazioni bancarie sono emesse dalle banche, mentre le obbligazioni aziendali sono emesse dalle aziende. Le obbligazioni bancarie sono spesso considerate meno rischiose grazie al coinvolgimento delle istituzioni finanziarie.
Domanda 2: Come viene determinato il tasso di interesse di un'obbligazione bancaria?
Risposta: Il tasso di interesse di un'obbligazione bancaria è spesso determinato dalle condizioni di mercato, dalla durata dell'obbligazione e dal rating di credito dell'emittente. Può essere fisso o variabile.
Domanda 3: Posso vendere le mie obbligazioni bancarie prima della loro scadenza?
Risposta: Sì, molte obbligazioni bancarie possono essere vendute sul mercato secondario prima della loro scadenza. Tuttavia, il prezzo di vendita può variare in base alle condizioni di mercato e alla liquidità dell'obbligazione.
Domanda 4: Qual è il rischio di credito e come posso mitigarlo?
Risposta: Il rischio di credito è il rischio che l'emittente dell'obbligazione non sia in grado di rimborsare il capitale e gli interessi. Puoi mitigare questo rischio investendo in obbligazioni di emittenti con valutazioni di credito più elevate o utilizzando strategie di diversificazione.
Domanda 5: Quali sono i vantaggi di investire in obbligazioni bancarie rispetto alle azioni?
Risposta: Le obbligazioni bancarie offrono un flusso di reddito regolare e sono considerate meno rischiose rispetto alle azioni. Sono adatte agli investitori che desiderano una maggiore stabilità nei loro investimenti. Tuttavia, possono avere rendimenti inferiori rispetto alle azioni.