Creata per favorire le fatturazioni delle imposte riguardanti soggetti nelle loro operazioni commerciali all'interno dell'Unione Europea, la partita Iva comunitaria non è molto differente dalla sua omologa presente nei diversi Paesi membri ed in Italia. Infatti, come quella italiana, non è altro che una sequenza di numeri e lettere che identificano diversi soggetti, che possono essere persone fisiche (come professionisti e imprenditori) o società.

Cos'è una Partita Iva Comunitaria (PIC)?

Una Partita Iva Comunitaria (PIC) è un numero univoco assegnato a un'impresa che opera all'interno dell'Unione europea (UE) al fine di identificarla ai fini delle transazioni intracomunitarie. In sostanza, funge da identificativo fiscale per le operazioni commerciali transfrontaliere all'interno dell'UE.

Come ottenere una Partita Iva Comunitaria

I requisiti e le procedure per ottenere una PIC variano a seconda del Paese UE in cui l'impresa è stabilita. In generale, è necessario presentare una domanda all'autorità fiscale competente del proprio Paese.

A cosa serve una Partita Iva Comunitaria?

La PIC è necessaria per:

  • Effettuare acquisti e vendite di beni o servizi esenti da IVA all'interno dell'UE
  • Richiedere rimborsi IVA per le spese sostenute in altri Stati membri dell'UE
  • Partecipare a gare d'appalto pubbliche in altri Stati membri dell'UE
  • Presentare la dichiarazione IVA riepilogativa (DIVA)

Come verificare la validità di una Partita Iva Comunitaria

Esistono due modi per verificare la validità di una PIC:

  • Utilizzare il servizio VIES (Vat Information Exchange System): si tratta di un servizio online gratuito fornito dalla Commissione europea che consente di verificare se una PIC è valida e a quale impresa è intestata. Per accedere al servizio VIES, è necessario visitare il sito web della Commissione europea e inserire la PIC da verificare. https://ec.europa.eu/taxation_customs/vies/
  • Utilizzare il servizio di verifica delle partite IVA comunitarie dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli italiana: questo servizio consente di verificare la validità delle PIC di imprese italiane e di altri Stati membri dell'UE. Per accedere al servizio, è necessario visitare il sito web dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli e inserire la PIC da verificare. https://www.adm.gov.it/portale/-/controllo-online-partite-iva-comunitarie

Vantaggi di avere una Partita Iva Comunitaria

Avere una PIC può comportare diversi vantaggi per le imprese che operano all'interno dell'UE, tra cui:

  • Semplificazione degli adempimenti IVA: la PIC consente di effettuare acquisti e vendite di beni o servizi esenti da IVA all'interno dell'UE senza dover applicare l'IVA nazionale del Paese di destinazione. Inoltre, semplifica la procedura di richiesta di rimborsi IVA per le spese sostenute in altri Stati membri dell'UE.
  • Riduzione degli oneri amministrativi: la PIC elimina la necessità di registrare e pagare l'IVA in ogni Stato membro dell'UE in cui si effettuano operazioni commerciali.
  • Maggiori opportunità di business: la PIC può aprire nuove opportunità di business per le imprese che desiderano espandere la propria attività in altri Stati membri dell'UE.

Sanzioni per l'utilizzo di una Partita Iva Comunitaria non valida

L'utilizzo di una PIC non valida può comportare sanzioni amministrative e penali. In Italia, ad esempio, la sanzione per l'utilizzo di una PIC non valida può ammontare fino a 25.000 euro.

Quali sono i soggetti che devono fare la richiesta della partita iva comunitaria

I soggetti che devono fare la richiesta della partita IVA comunitaria sono le imprese o i professionisti che effettuano attività commerciali o prestazioni di servizi all'interno dell'Unione Europea. In particolare, la richiesta della partita IVA comunitaria è necessaria per:

  • Aziende che vendono beni o servizi a clienti in altri paesi dell'Unione Europea.
  • Aziende che acquistano beni o servizi da fornitori in altri paesi dell'Unione Europea.
  • Aziende che effettuano prestazioni di servizi per clienti in altri paesi dell'Unione Europea.
  • Professionisti che offrono servizi a clienti in altri paesi dell'Unione Europea.

Tutte le imprese e i professionisti che operano a livello transfrontaliero all'interno dell'Unione Europea sono tenuti ad avere una partita IVA comunitaria valida. La partita IVA comunitaria è necessaria per garantire la corretta applicazione delle normative fiscali e doganali nell'ambito delle transazioni commerciali tra paesi dell'Unione Europea.

Questi soggetti sono tenuti a farne richiesta quando svolgono o intendono svolgere operazioni di natura commerciale con altri Paesi dell'Unione Europa e comunque all'interno dei confini di questa. Un settore non semplice quello della partita Iva comunitaria, tuttavia una volta specificato cosa sia e a cosa serve, passiamo a chiarire qual è la procedura che si deve seguire per richiederla da parte dei soggetti interessati.

Iscrizione al VIES dei soggetti con Partita Iva Italiana

Se si è in possesso già della partita Iva italiana, allora basterà procedere all'iscrizione al Vat Information Exchange System (VIES), una sorta di registro continentale delle partite Iva europee che permette di operare senza problemi in ambito comunitario. L'iscrizione al VIES si può effettuare direttamente e con modalità telematica, attraverso il sito dell'Agenzia delle Entrate, oppure attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno alla stessa Agenzia, almeno un mese prima di avviare gli scambi commerciali con l'estero. Ricevuta questa comunicazione, l'ente ha a disposizione un mese per accettare o rifiutare l'iscrizione al Vies. Infatti, bisognerà accertare che il richiedente non sia stato coinvolto in frodi o altri reati.

Una volta accettata la richiesta dell'iscrizione, la partita Iva comunitaria è stata registrata a tutti gli effetti ed il soggetto potrà avviare le sue operazioni con l'estero. Oltre che direttamente, l'iscrizione al Vies si può effettuare anche tramite intermediari, come ad esempio i commercialisti. I costi, in base alle modalità di iscrizione seguite, possono variare.

Soggetti Senza Partita Iva Italiana

Quei soggetti invece che non posseggono la partita Iva italiana e quella comunitaria che intendono avviare operazioni commerciali in altri Paesi europei, devono fare richiesta, sempre all'Agenzia delle Entrate. Infatti, si dovrà compilare una dichiarazione di inizio attività e comunicare l'intenzione di svolgere operazioni in ambito comunitario.

In particolare, se effettuato direttamente sul sito internet, si dovrà compilare la sezione "Operazioni Intracomunitarie" del quadro "I" del modello AA7 (per quei soggetti diversi dalle persone fisiche) oppure del modello AA9 (per quanto riguarda lavoratori autonomi e imprese individuali).

Al tempo stesso si dovrà comunicare anche l'ammontare complessivo annuo presumibile di acquisti o vendite intracomunitarie. Anche in questo caso, è possibile avvalersi di intermediari, ancora una volta i commercialisti, per poter effettuare questa operazione di iscrizione.

I costi saranno diversi se questa avviene direttamente online oppure per mezzo di tali intermediari. La correttezza dell'iscrizione comunque potrà essere verificata in qualsiasi momento, attraverso un sito internet apposito, che consente di effettuare controlli specifici.

Richiedere Partita Iva comunitaria all’Agenzia delle Entrate

All’Agenzia delle Entrate richiedere la Partita Iva comunitaria (VIES) è molto semplice, se si effettua la registrazione tramite il Sito Web è completamente gratuita. Occorre per effettuare operazioni commerciali con l'estero sia per export che import. Il richiedente, per ottenere la partita Iva, deve richiedere lo status di “comunitaria”, per poter svolgere attività economiche e commerciali con i paesi membri dell’Unione Europea.

I possessori di una partita IVA, possono richedere l'iscrizione al VIES telematicamente tramite il sito web dell’Agenzia delle Entrate. Mentre chi non ne è in possesso deve fare una nuova iscrizione tramite compilazione dei modelli AA7 (soggetti diversi da persone fisiche), compilando il campo del quadro I “Operazioni Intracomunitarie” o AA9 (imprese individuali e lavoratori autonomi). Se l’iscrizione al Vies è andata a buon fine, si deve procedere alla verifica sul sito internet.

I soggetti che non vogliono più essere iscritti all’archivio Vies, devono comunicarlo all’Agenzia delle Entrate con le stesse modalità previste per l’iscrizione.

Tutti coloro che sono iscritti al VIES possono essere controllati se hanno regolarmente presentato gli elenchi riepilogativi di tutte le operazioni intracomunitarie effettuate. Se dal controllo risultano, non presentati gli elenchi riepilogativi per quattro trimestri consecutivi, l’Agenzia delle Entrate procede all’esclusione.

Verifica della partita IVA comunitaria

Tramite la verifica partita IVA, si può risalire ad informazioni relative al possessore, e sapere se la partita Iva è valida, sospesa, cessata. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione Servizi, Verifica Partita Iva basta inserire il numero di partita IVA e il sistema darà le risposte relative.

Come fare la verifica della partita iva comunitaria

Per effettuare la verifica della partita IVA comunitaria, si possono seguire i seguenti passi:

1.    Accedere al sito web VIES (VAT Information Exchange System) della Commissione Europea all'indirizzo http://ec.europa.eu/taxation_customs/vies/

2.    Selezionare il paese dell'azienda di cui si vuole verificare la partita IVA comunitaria dall'elenco a discesa.

3.    Inserire la partita IVA comunitaria dell'azienda di cui si vuole verificare la validità.

4.    Inserire il codice di controllo visualizzato sullo schermo.

5.    Fare clic sul pulsante "Verifica".

6.    Attendere il risultato della verifica.

Se la partita IVA comunitaria inserita è valida, verranno visualizzati i dettagli dell'azienda, tra cui il nome, l'indirizzo e lo status dell'IVA. Se la partita IVA comunitaria inserita non è valida, verrà visualizzato un messaggio di errore.

È importante notare che la verifica della partita IVA comunitaria è un obbligo per le aziende che effettuano transazioni commerciali all'interno dell'Unione Europea.

Oltre alla verifica, è possibile fare anche il controllo della partita Iva Comunitaria, vediamo come.

Controllo partita Iva comunitaria

Il controllo della partita Iva comunitaria serve a tutti coloro che svolgono scambi commerciali e vendite con clienti residenti negli Stati membri dell’Unione Europea. Per effettuare il controllo, bisogna essere titolare di una partita Iva, è utile in quanto, consente di verificare la validità del numero di identificazione Iva di tutti i propri clienti.

Tramite il collegamento dei sistemi fiscali degli Stati dell’Unione, per poter fare il controllo della partita Iva comunitaria dei clienti, basta collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate.

Come fare il Controllo della partita iva comunitaria

Per effettuare il controllo della partita IVA comunitaria, è necessario seguire i seguenti passaggi:

  • Accedere al sito web VIES (VAT Information Exchange System) della Commissione Europea all'indirizzo http://ec.europa.eu/taxation_customs/vies/
  • Selezionare il paese dell'azienda di cui si vuole verificare la partita IVA comunitaria dall'elenco a discesa.
  • Inserire la partita IVA comunitaria dell'azienda di cui si vuole verificare la validità.
  • Inserire il codice di controllo visualizzato sullo schermo.
  • Fare clic sul pulsante "Verifica".
  • Attendere il risultato della verifica.

Se la partita IVA comunitaria inserita è valida, verranno visualizzati i dettagli dell'azienda, tra cui il nome, l'indirizzo e lo status dell'IVA. Se la partita IVA comunitaria inserita non è valida, verrà visualizzato un messaggio di errore.

È importante notare che il Controllo della partita IVA comunitaria è un obbligo per le aziende che effettuano transazioni commerciali all'interno dell'Unione Europea.

Differenza tra controllo e verifica partita iva comunitaria

In generale, il controllo e la verifica della partita IVA comunitaria sono due termini usati in modo intercambiabile per indicare l'operazione di verificare la validità di una partita IVA di un'azienda registrata in un altro paese dell'Unione Europea.

Tuttavia, si potrebbe fare una distinzione tra i due termini in questo modo:

  • Il controllo della partita IVA comunitaria potrebbe essere utilizzato per indicare un'operazione più approfondita, che include anche la verifica di altri aspetti, come ad esempio la correttezza della fatturazione, il rispetto delle norme doganali e dei requisiti fiscali, ecc.
  • La verifica della partita IVA comunitaria, invece, potrebbe essere considerata una procedura più semplice, che consiste nel verificare esclusivamente la validità della partita IVA dell'azienda estera.

In ogni caso, è importante effettuare sia il controllo che la verifica della partita IVA comunitaria per garantire la corretta applicazione delle normative fiscali e doganali nell'ambito delle transazioni commerciali tra paesi dell'Unione Europea.

Per maggiori informazioni sulla Partita Iva Comunitaria

Per maggiori informazioni sulla Partita Iva Comunitaria, è possibile consultare i seguenti siti web:

Fonte Agenzia delle Entrate